Qualche giorno fa c'è stato un bell'evento per le celebrare la Giornata Mondiale contro i disturbi alimentari e fuori alla clinica pubblica si sono organizzati eventi ed incontri con i ragazzi delle scuole ed anche con la cittadinanza. In un periodo in cui l'apparenza conta più di tutto il resto, a causa dell'avvento brutale dei social media che ha esposto in maniera incontrollabile soprattutto gli adolescenti, causando un forte stress collaterale che spesso si traduce in un'alimentazione sbagliata.
Io penso ad esempio a quelle diete create autonomamente da adolescenti che non hanno alcuna conoscenza del metabolismo del proprio corpo, creando disturbi che hanno creato più danni che benefici, e successivamente è stato necessario l'intervento di medici specialisti.
La cura del proprio corpo è un fattore positivo perché ci aiuta a nutrici meglio e ad apprezzarci meglio, ma l'approccio rapido per ottenere risultati imminenti rischia di ottenere effetti contrastanti e molto rischiosi come la bulimia, l'anoressia e anche effetti contrari come l'obesità.
Io ritengo che sia necessario all'interno del percorso scolastico figure professionali come lo psicologo e nutrizionista che spieghino ai bambini quanto sia fondamentale una corretta alimentazione, povera di zuccheri ad esempio, evitando semplicemente le bevande gassate o i cibi troppo raffinati. Un investimento nell'educazione all'alimentazione ed allo sport che avrebbe effetti positivi sia sulla salute delle persone e avrebbe impatti positivi anche sul nostro sistema sanitario, evitando ricoveri, terapie e malattie.