Oramai quasi una decina di anni fa avevo letto un articolo che dimostrava che crescere un figlio fino ai 18 anni costava come una Porche.
Sfortunatamente è vero e diventa sempre più vero a ogni anno che scorre. Alle alte sfere con tutta evidenza è stato in uggia il boom economico che nella seconda metà del secolo scorso ha permesso a milioni di famiglie di cambiare di stato e alle monostipendiate di operai, muratori e piccoli impiegati di fare vita degna di classe media. Allora non è che mantenere un figlio fino ai 18 anni costava come una Porche, ma un papà muratore con moglie casalinga semmai riusciva a comprare la Porche al pargolo appena pigliava la patente. Chiunque non di generazione Z nè tra gli ultimi millennials se lo dovrebbe ricordare, come si viveva prima di questo malefico terzo millennio.
Passa una settimana o poco più e trovo un articolo dove critica questo genere di contenuti, perché sarebbero un modo di ostentare il proprio benessere economico.
Semmai, mi preoccuperei piuttosto di non risultare minimamente riconoscibile, se no, a parte i ladri che t'arrivano a casa, aggiungiamoci pure gli eserciti di vividores o pidões, come si chiamano qui🤣:
Se quindi sto attento a tutte le mie spese e mi concedo, sempre con una ottica economica, dei viaggi che sono la mia passione, sono da considerarmi una persona con un buon benessere economico?
Amico mio, al giorno d'oggi, decisamente si (semmai, non capisco perchè dovrebbe essere una condizione criticabile e alvo di polemiche). Ovvio che la nostra generazione (supponendo che sei nato negli anni ottanta), ricordando il genere di vita che facevamo con i genitori, si sente sicuramente povera. Perchè allora come allora, oltre ai viaggi frequentissimi (incluse le famiglie monostipendiate operaie di quattro persone che si potevano permettere la vacanza al mare per un mese), abbonamenti a palestre, piscine, corsi di musica extrascolatici, non esisteva proprio che quando andavi a fare la spesa, dovevi scegliere tra le pesche e le albicocche per non sforare il budget (tanto per fare un esempio banale). Non esisteva proprio che quando si rompeva il frigo allora tagliavi l'abbonamento in palestra. Oggi la classe media in Italia (lo leggo su quei pochi giornali online che non mi chiedono la piaga dell'abbonamento per accedere agli articoli) è quella che non riesce più a tenere scorte alimentari in casa, che non può più permettersi di comprare nè carne nè pesce, oltre ovviamente ad avere tagliato tutte le spese voluttuarie. Ma riesce ancora a pagarsi le visite mediche specialistiche. Considerato che ora come ora i piccolo-borghesi risparmiano pure a repentaglio della salute e i viaggi se li sono scordati. I poveri veri, oramai, sono quelli che non si curano proprio più se si ammalano (come mi ha riferito una cara amica romana) e non si possono permettere di ricomprare il frigo quando gli si rompe e allora restano senza. Nei peggiori casi, vivono come questa tizia qui:
Che tra l'altro, afferma pure di gente che vive ancora peggio di lei (immagino i senzatetto, a questo punto, per non averci nemmeno casa di proprietà e non essere per forza di cose in grado di pagare un affitto, che se guadagni solo 300 al mese è ovviamente impossibile).
Non sono sposato, non ho figli.
Anche la mia coppia ha deciso di non averne. Personalmente riteniamo che dati i chiari di luna, è proprio da incoscienti se non si è come minimo benestanti (alla meno peggio, di classe media-alta). In uno dei forum finanziari dove sono iscritta, oramai perfino alcuni africani e asiatici hanno iniziato a prendere questa posizione e affermano che cercare di concepire un figlio in mancanza di finanze solide è una decisione da spensierati. Ne sapevano qualcosa i miei suoceri che non potevano pagare nemmeno il dentista ai figli. E la mia cognata più giovane è rimasta con una sordità permanente a seguito di orecchioni che non le avevano potuto curare.