Da qualche mese ho iniziato a rendermi conto che forse la mia vita è un po' troppo incentrata su me stesso e le persone che mi stanno vicino. L'interesse verso il prossimo si è via via assottigliato anno dopo anno, rendendomi quasi anestetizzato da ciò che può capitare loro. Se qualcosa di bello o di brutto non tocca me o le persone che identifico più vicine (la mia compagna, i miei genitori, mio fratello, i miei amici più stretti), allora per me ha poca rilevanza. Non ho idea di come ci sia arrivato, credo che inizialmente sia stato dovuto alla sensazione di dovermi tutelare, proteggere. In un periodo in cui mi sentivo ferito dal prossimo, l'ho tagliato fuori, separato, tenuto a distanza di sicurezza. Poi, però, è rimasto li e il tempo ha fatto il resto. In fondo se si dice "Lontano dagli occhi, lontano dal cuore" perché non dovrebbe valere il contrario?

Ora, sarà l'età o questa presa di coscienza, vorrei che le cose cambiassero un po'. Non sono soddisfatto di essere così, perché non lo sono sempre stato e vorrei recuperare di più la persona che ero da ragazzo. L'attività del teatro mi rende un po' più attivo a livello civico e questo mi piace molto. Organizzare una rassegna, uno spettacolo o un corso, lo vedo come un modo per restituire qualcosa alla comunità, seppur in maniera piccola e marginale.
Sul piano dei rapporti personali, invece, le cose sono un po' più complesse. Tendo ancora un po' a isolarmi, a ritagliarmi del tempo per me, ma questo a volte mi fa sembrare un orso asociale. Non sono così, mi piace stare in mezzo agli altri e ai miei amici, ma sento il bisogno di un equilibrio, di bilanciare il tempo speso con gli altri e quello speso per me. Quante volte capita di uscire con amici, fare un aperitivo e stare bene in compagnia, poi andare a mangiar e una pizza e stare bene insieme e poi qualcuno propone di andare a bere ancora qualcosa e li, magari, si sta meno bene di prima. Magari ci rendiamo conto che quello stare insieme fuori ancora non risponde al desiderio di stare insieme, ma al dover stare fuori perchè sennò ci sentiamo sfigati, perché la società ci ha convinti che che fare tardi è da fighi. Ecco, queste situazioni le voglio evitare, voglio mantenere sempre alto la qualità del tempo che passo con chi voglio bene e quando non è più così, dedicarmi ad altro.
Questo non vuol dire voler meno bene alle persone, ma piuttosto, avere rispetto del nostro tempo e del nostro rapporto. Preferisco vederle un po' di meno oggi e rivederle domani, quando ci sarà altro di nuovo da raccontarsi, che non annoiarci assieme.
Ma in tutto questo a volte esagero e nell'economia del tempo rischio facilmente di tralasciare i rapporti e questo non vorrei farlo. Vorrei pian piano recuperarli, perché credo che possano aiutare anche me ad avere un maggior equilibrio. Più rapporti significa più idee, più punti di vista, più apertura mentale e di visione, in sostanza, essere migliori.

E su Hive?

Su Hive la situazione è simile. Ora che sono tornato (e per ora sembra che sia riuscito a trovare una quadra sulla mia presenza qui), vorrei supportare chi per anni mi ha dato tanto, ma trovando un equilibrio nel tempo che posso dedicare nel farlo.
Sto dedicando le mie forze ad accrescere il mio Hive Power, questo per poter avere un potere di voto maggiore per i miei amici. Tuttavia una cura attiva richiede tempo e se non riesco a ritagliarmelo finisce che non sono in grado di supportare nessuno. Per questo motivo su Hive.vote ho creato una lista di utenti che possono ottenere un voto al giorno da me. Sono tutte persone che ho conosciuto in questi anni e che mi hanno sempre aiutato e ora cerco di restituire il favore. La maggior parte sono membri della comunità italiana Olio di Balena. Questo, ovviamente, non esclude la possibilità di voti manuali da parte mia, cosa che continuo a fare quando trovo qualcosa di interessante.

Mi rendo conto che non sia la soluzione perfetta, ma è quella che mi permette di raggiungere meglio il mio desiderio di bilanciamento tra supportare gli altri e un tempo limitato da dedicarci.

C'è da dire una cosa: di recente ho scoperto un indicatore statistico chiamato K-E Ratio. Questo tasso indica se l'utente è qualcuno che sostiene Hive o la usa solo per trarne profitto. Con un tasso pari a 1, significa che tutto ciò che guadagni su Hive, lo trasformi in Hive Power. Con un tasso inferiore a 1 significa che non solo trasformi tutto in HP, ma che porti ulteriori risorse dall'esterno per rafforzare la tua posizione. Con un tasso superiore a 1 sei un estrattore di risorse (per dare un riferimento, un tasso di 2 significa che hai portato via la metà di quello che hai generato, con un tasso di 3 hai portato via i 273, e così via…). Mi sto impegnando per far si che l'insieme dei miei account porti a un K-E Ratio complessivo di 1 e non escludo che in futuro questo indicatore possa farmi adottare modifiche sui voti che darò agli amici.

L'aspetto su cui ho sempre da migliorare è l'interazione. Questo è davvero il punto su cui devo lavorare di più, ma confido che pian piano, un po' alla volta, riuscirò a fare passi avanti.

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